mercoledì 25 maggio 2016

Eccoci qui, D. Parker

Non conoscevo Dorothy Parker se non per sentito dire e per qualche titolo visto qua e la, ma non mi ero mai avvicinata a questa autrice. Poi la nuova libreria scoperta, mi ha consigliato un suo piccolo volume che raccoglie alcuni dei suoi racconti brevi, considerati dei piccoli capolavori. Io non amo i racconti, ma la libraia mi aveva già consigliato un paio di titoli che mi erano piaciuti molto e così le ho dato il beneficio del dubbio ed ho comprato "Eccoci qui".
Che dire? i dieci racconti sono davvero meritevoli! La Parker è vissuta tra la fine dell'ottocento e la metà del novecento, assistendo ad un radicale cambio della società e la sua intelligenza raffinata e arguta l'ha fatta diventare un simbolo e un'accanita e feroce critica dell'ipocrisia del momento. Emblema ne sono i racconti, veloci, brevi ma pungenti come stilettate ben assestate. Attraverso dialoghi che sembrano surreali è stata capace di far risaltare l'ipocrisia del bel mondo come nemmeno mille pagine di descrizioni avrebbero potuto fare!
Durante la lettura oscilli molto perchè le sue frasi pungenti porterebbero a farti sorridere, ma le cose che in realtà descrivono sono di una tristezza spesso di profondità abissale.
Fanno riflettere e ci sono tantissimi aspetti della vita quotidiana: la famiglia apparentemente perfetta che nasconde pensieri esattamente opposti, il parente anziano moribondo con i congiunti accanto, la bellissima donna che da giovane fa sfilate ma che poi deve fare i conti col trascorrere del tempo, il razzismo, il divorzio, il suicidio.
La Astoria ha fatto l'ennesimo centro pubblicando questa donna difficile, estrema, intelligente e modernissima rispetto al tempo in cui si è trovata a nascere e vivere!
E naturalmente un grazie alla libreria Altrevoci di Padova che me l'ha consigliata!

Eccoci qui
Dorothy Parker
Astoria 2013
pag.166
euro 15,00

martedì 10 maggio 2016

84, Charing Cross Road, H. Hanff


84, Charing Cross Road: un libro che è un gioiello.
Piccolo. Discreto. Intenso. Appassionato e commovente. Si ride, molto, ci si affeziona a tutti e all'ultima pagina è probabile che una lacrima si affacci, inevitabile.
Helene Hanff è una donna americana, non naviga nell'oro, allergica ai classici lavori da ufficio, si barcamena con lavori, più o meno assidui, di scrittura per sbarcare il lunario ed assecondare la sua passione per la saggistica inglese del '700. Alla ricerca di una libreria dove acquistare gli antichi volumi che desidera a prezzi ragionevoli, si imbatte in una libreria antiquaria di Londra e da quel momento nasce un rapporto che trascenderà quasi immediatamente quello tra semplice cliente e negoziante, per diventare qualcosa di più intimo, personale e coinvolgente.
Helene si interfaccia sempre con mister Frank Doel, ma in questa corrispondenza che durerà oltre 20 anni, entreranno in contatto anche altri commessi e la famiglia di mister Doel. L'Inghilterra è in pieno regime di razionamento post bellico e Helene, tra un acquisto e una lettera, non perde occasione per inviare i pacchi dono per rendere migliori le festività ai dipendenti della libreria.
I tentativi che si susseguono negli anni, di mettere da parte i soldi per un viaggio a Londra, immancabilmente sfumano a causa di esigenze più concrete ed immediate e l'occasione non arriverà mai, se non troppo tardi.
Il libro è un inno alla lettura appassionata ed innumerevoli sono i passi delle lettere che ho segnato, Ho rivisto me stessa nella maniacalità, ho rivisto una cara amica nelle opinioni di Helene sulle riletture. Ho riso nelle pretese di Helene di trovare quella edizione in quella determinata traduzione, E' stato stupendo entrare nella vita di ciascun corrispondente, sbirciando tra una chiacchiera sui libri, a l'altra. E' un minuscolo libriccino di neanche 100 pagine, ricco come e più di uno di 600, una vera e propria storia d'amore anche se si parla di libri e non di coppia.
Inizia ad essere difficile da reperire, ma se vi capita tra le mani afferratelo e portatelo a casa con voi, senza pensarci un secondo.
Grazie Helene Hanff per aver scelto di pubblicare le sue lettere.
Grazie libreria antiquaria 84, Charing cross road per essere esistita.

"Avrei desiderato che non foste stati così supercortesi da mandarmi la dedica su un bigliettino a parte invece che scriverla direttamente sul libro. [...] Amo le dediche sulla prima pagina, le note a margine, mi piace il sentimento fraterno che si prova sfogliando le pagine che qualcun altro ha già sfogliato. Leggendo passaggi che qualcun altro, magari da tempo scomparso, ha voluto segnalare alla mia attenzione."

"Che mondo misterioso quello in cui viviamo dove si può diventare proprietari di una cosa così stupenda per tutta la vita, al prezzo di un biglietto cinematografico di Broadway, o a un cinquantesimo del costo di una capsula dentaria. Bene, se i suoi libri costassero quanto valgono, non potrei permettermeli."

"Ogni primavera faccio le pulizie generali alla mia libreria e elimino i libri che non rileggerò più, così come elimino i vecchi vestiti che non indosserò mai più. E tutti si scandalizzano per questo. I miei amici sono strani con i libri. Leggono tutti best seller, li divorano il più velocemente possibile, penso che saltino un sacco di pagine. E non rileggono MAI nulla, in modo che un anno dopo non ricordano una parola. Eppure se mi vedono buttare un libro o darlo via si scandalizzano. Secondo loro compri un libro, lo leggi, lo metti nella libreria e non lo riapri più per tutta la vita, ma NON LO BUTTI VIA! soprattutto se ha una copertina rigida! e perchè mai? non riesco a immaginare nulla di meno sacrosanto di un brutto libro o addirittura di un libro mediocre."

"Penso sia uno scambio di regali assolutamente impari. Voi in una settimana vi mangerete il vostro fino all'ultima briciola e a capodanno non avrete nulla da mostrare. IO conserverò il mio fino al giorno della mia morte e morirò felice nella consapevolezza che lo starò lasciando a qualcun altro che potrà amarlo. Lo riempirò di leggeri segni a matita per indicare i passaggi migliori a qualche amatore di libri non ancora nato."