giovedì 9 luglio 2015

La vendetta del diavolo, J. Hill

E' scoccato un amore, assoluto. Totale. E credo imperituro.
La genetica evidentemente non mente e i frutti non cadono mai troppo lontano dall'albero che li ha prodotti, ma voglio staccare Joe Hill dal legame (forse per lui scomodo) con il padre Stephen King perché Hill è un autore a se, ed è uno scrittore fantasticamente bravo.
Nos4a2 - Ritorno a Christmasland mi era piaciuto moltissimo (a breve un commento!), era stata una bella sorpresa ma è stato con questo La vendetta del diavolo (scritto prima di Nos4a2) che mi ha conquistata. La storia del diavolo potrebbe essere considerata un "già visto/già letto" ma Hill è geniale nella costruzione della storia e trascina il lettore in un vortice sempre più violento permeato di sentimenti assoluti: amore, odio, dolore, impotenza, rassegnazione. Ti leghi a tutti i personaggi, fosse anche solo per sperare di vederli soffrire tra le fiamme dell'inferno. Ti fa entrare in empatia con tutti, te li fa conoscere ma soprattutto comprendere come fossero persone reali e non finzioni letterarie. Se non è bravura questa allora non so davvero cosa lo sia.
Iniziamo trovando Ig ubriaco marcio che ripensa per l'ennesima volta alla morte orribile della sua fidanzata Merrin, avvenuta un anno prima. Risvegliandosi dalla sbornia però trova una sorpresa: gli sono spuntate le corna e le persone accanto a lui si scoprono a confessargli i loro più turpi segreti e desideri.
Allucinazioni? probabile. Pensa ad una malattia mentale ma ad un certo punto si arrende all'evidenza: la cosa è reale.
Da qui entra in contatto con la vera realtà del mondo e dell'animo umano e arriva a comprendere che è il diavolo quello buono, non Dio che ha lasciato che accadessero cose orrende alle persone migliori. Scopre , non senza un certo amaro stupore, quanto tutto sia solo una grande ipocrisia, scopre che praticamente tutti hanno segreti e pensieri che non hanno il coraggio di dire a voce altra e che quasi nascondo a se stessi. La bontà è una grande bugia, nessuno è mai realmente buono o sincero o comunque mai totalmente.
Scopre l'assassino della sua Merrin e la sete di vendetta sale. 
E' un romanzo horror ma anche psicologico, pieno di riferimenti simbolici e senza dubbio si può leggere con relativa leggerezza, prendendo solo la storia dark pura e semplice oppure si può analizzare per comprendere i tanti riferimenti legati alla religione, alla lotta ancestrale tra il bene e il male, alla psicologia e a ciò che muove ogni nostra azione.
Un Gran Libro.

La vendetta del diavolo
Joe Hill
Sperling & Kupfer
2012 pag. 391
19.90 euro

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