martedì 21 gennaio 2014

Il nostro comune amico, Dickens - gennaio 2014, nono mese di lettura - capitolo XII

"Altri rapaci"

Che noia, a me dispiace pure ma la sola parola che immediatamente mi spunta alle labbra è "noia". Io non lo se se Dickens avesse iniziato a farsi di una qualche sostanza stupefacente o se fosse semplicemente invecchiato e avesse per la testa un'opera con chissà quale scopo e messaggio recondito, resta il fatto che mai mi sono trovata ad annoiarmi così con lui.
In questo capitolo spunta fuori il vecchio Riderhood, anzi prima conosciamo la figlia, Piacente, che tanto piacente non è anche se messer Dickens non la dipinge malissimo. Lei gestisce una pensione e un piccolo banco dei pegni ed è nel negozio che arriva un misterioso personaggio: sembra un marinaio ma ha mani troppo curate per non insospettire. Dopo un breve dialogo (sconnesso) tra i due arriva Riderhood senior, che è il tizio che aveva incolpato il padre di Lisetta e Carletto Hexam ancora all'inizio del libro. Ora, lo sconosciuto fa capire all'individuo falso che lui sa come sono andate le cose realmente e si fa promettere una lettera da consegnare ai ragazzi Hexam in cui il padre viene scagionato.

Bene credo che il commento a questo capitolo finirà qui perchè non ho nemmeno la voglia di puntualizzare le acidità presenti anche qui, le (pochissime) frasi che comunque mi hanno fatto apprezzare Dickens. Ve lo dico, vado avanti per inerzia e perchè ormai voglio arrivare alla fine! certo è che se fossi stata una dama dell'800 col cavolo che sarei rimasta in trepidante attesa e che sarei poi andata a comprare i fascicoli all'uscita! mi sarei orientata piuttosto al taglio&cucito!!


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