venerdì 28 giugno 2013

L'urlo (che lanciavo io leggendolo!) e il furore (che mi è preso leggendolo!)

Quando si va controcorrente in una maniera così decisa e netta qualche domanda bisognerebbe porsela e io l'ho fatto. Mi sono chiesta perchè un libro come questo abbia quasi ovunque il massimo dei voti e la risposta che mi sono data granchè lusinghiera nei confronti di taluni lettori non è.
Leggendo le varie recensioni su anobii, ma anche su ibs, amazon o altri siti scovati qua e la navigando nel web, quello che si percepisce è che non tutti hanno capito Faulkner ma tutti, o quasi, non hanno avuto il coraggio di dirlo perchè stroncare un capolavoro unanimemente riconosciuto fa paura e soprattutto fa passare per ignoranti! (eh sì perchè torniamo al solito discorso dei lettori snob: se non apprezzi Faulkner sei un cerebroleso che si merita i vari Moccia. Discorso che odio dal profondo!).
Così se ci sono tantissimi commenti che lo osannano e in cui si percepisce davvero la venerazione e l'ammirazione che questo romanzo può suscitare (eh beh mica per niente sarà così famoso no?) ce ne sono altri che si limitano a poche frasi laconiche che l'unica cosa che denotano è l'aver dovuto per forza asserire che il romanzo è magnifico. Perchè? perchè è così e basta! triiiiiiiiisteeeeeeeeeeee!

Per quanto riguarda me invece?
Io l'ho detestato dalla prima all'ultima pagina!! Mi ha irritata, infastidita e pure annoiata.
Ok, sono una assoluta ignorante e non apprezzo il genio, non riconosco la grandezza quando la incontro ecc...ecc... ma tant'è: non mi è assolutamente piaciuto e mi sono sentita totalmente presa in giro dall'autore che ha volutamente scritto una storia un cui non si capisce nulla, dove i personaggi (uomini e donne) hanno tutti lo stesso nome (sarebbero diversi perchè hanno il III IV ecc ma figurarsi se il signor Faulkner lo specifica! no! perchè sono i pensieri contorti di 3 folli, mica si chiamano col nome esteso, giustamente! ma il rispetto per il lettore?!). Naturalmente anch'io sono stata illuminata alla fine dall'appendice! Grazie! troppo gentile! Ci vorrà una bravura eccelsa a scrivere entrando nella mente più profonda e malata di un personaggio/persona, bravo William, questo te lo riconosco pure io! ma con te ho definitivamente chiuso! me ne torno alla mia beata ignoranza!!
Forse sono troppo dura ma davvero non ce l'ho fatta a reggerlo e mi ha talmente innervosita che non ho avuto nemmeno la voglia di risfogliarlo per cercare di capirci qualcosa, per apprezzare certe costruzioni di frasi. L'ho odiato e messo in un angolo buio buio senza nessun rimorso!



L'urlo e il furore
W. Faulkner
ediz. Einaudi tascabili
pag. 321
euro 12,00

giovedì 27 giugno 2013

letture in corso

In certi giorni mi capita di ripetere la classica frase "non ho niente da leggere" che solitamente suscita uno sguardo che oscilla tra l'allucinato e l'incavolato come una biscia della mia dolce metà che guarda me, si guarda intorno, riguarda me, guarda il Kobo. Ok l'antifona l'ho capita, con un'occhiata mi sta dicendo "tu stai scherzando vero? no perchè se così non fosse sei da ricovero in psichiatria"!
Il fatto è che non capisce che ad ogni lettura corrisponde uno stato d'animo e se non si capisce cosa si prova, anche la scelta del libro risulta piuttosto complicata per me almeno! quindi mi trovo a pensare che tra i quasi 400 libri in attesa di essere letti non ci sia Lui, quello indispensabile per quasto preciso momento!

Ora ho iniziato un Mankell, che adoravo con la serie di Kurt Wallander, Ricordi di un angelo sporco che sin dalle prime pagine promette bene, speriamo che continui così perchè in questi ultimi due giorni ho iniziato e riposto altri tre libri che però erano di un genere che io non amo, una sorta di libro rosa, in cui già dalle primissime pagine si capisce dove si andrà a parare... per informazione uno dei libri in questione è Amore, zucchero e cannella di Amy Bratley che mi ha irritata sin dalle prime righe. Forse però è lo stato d'animo, magari tra qualche tempo lo riprenderò e scoprirò una storia deliziosa che mi farà trascorrere ore piacevoli, ne dubito, ma non si può mai veramente dire finchè non lo si ha letto! ^_^
Per ora ritorno ai primi del '900, in una nave a vapore con Hanna in viaggio dalla Svezia verso l'Australia a cercare quella fortuna che nel suo paese d'origine non avrebbe potuto trovare.

mercoledì 26 giugno 2013

Tenera è la notte

Bellissimo.
Struggente, passionale, folle, atipico. I ruggenti anni 20 che così bene sa delineare Fitzgerald in un romanzo che supera secondo me Il grande Gatsby.
Il libro è suddiviso in 3 parti: nella prima conosciamo i Deaver, Dick/Francis Scott e Nicole/Zelda attraverso gli occhi di Rosemary, una ragazzina 18enne appena diventata famosa come attrice; nella seconda parte conosciamo Nicole e scopriamo l'incontro e la nascita dell'amore dol dottor Diver, nella terza parte infine seguiamo l'evolversi della loro storia e della loro vita.

UIn affresco degli anni 20. Bellissimi ragazzi, ricchi e del bel mondo che vivono tra stagioni in costa azzurra, a parigi o in svizzera e stati uniti.
Un variopinto mondo arricchito da personaggi strani. E' l'apparenza a definire il loro modo di vivere. In qualsiasi parte del mondo si trovino la loro cricca si riconosce, si attira, che sia a Roma o a Parigi o in uno yatch al largo del Mediterraneo. Il contorno che fa da sfondo e da scenario alla vita di questa coppia e si percepiscono i dettagli dei paesaggi, i profumi del bel mondo e i colori. Si parla inglese, francese, italiano. Si entra nell'onda euforica degli anni prima della grande depressione quando i soldi facevano la felicità apparente. Superficialità solo di primo impatto perchè in realtà nasconde grandi turbamenti interiori, una psicologia complessa, un amore contorto e complicato. La malattia. I soldi che corrompono la moralità.
Un capolavoro per quanto mi riguarda.



Tenera è la notte
F. S. Fitzgerald
ediz. Einaudi tascabili
pag. 384
euro 12,50

martedì 25 giugno 2013

Little boy blue

Non sono una che in una scala da 0 a 10 da spesso il massimo, ma questo libro lo merita eccome! Lo merita perchè è scritto in un modo fluente nonostante argomento e slang. Lo merita perchè entriamo nella psicologia di un bambino di 11 anni e ne riusciamo a capire i ragionamenti contorti. Alex e il suo crescendo nel mondo della devianza. Alex che viene accusato a volte ingiustamente ma che nel suo mondo reagisce esattamente nel modo sbagliato e che non ha nessuno che lo aiuti a capire. Una madre non c'è, il padre è un inetto e le figure autoritarie incontrate nei primi anni di formazione sono state in gardo solo di sviluppare la parte peggiore e di esasperare la sua violenza caratteriale di base.
Seguiamo Alex prima nelle scuole militari, e via via si passa a centri di accoglienza, fino ad arrivare precocemente alle strutture di detenzione vere e proprie.
Il maghetto della fuga riesce a compiere una escalation incredibile nel mondo del crimine, facendo propri linguaggi, codici, onore. Un destino segnato.

Che sia una sorta di autobiografia dell'autore è abbastanza evidente. Bunker inizia da piccolo ad entrare e uscire da riformatori prima e da carceri poi, dopo essere stato in diverse famiglie affidatarie. Quest'uomo vanta anche il triste primato di essere il più giovane recluso di tutti i tempi nel carcere di san Quentin, aveva infatti solo 17 anni al suo primo ingresso!
Però in una vita segnata da rapine, spaccio, violenza e degrado, ama leggere, ama autori anche classici ed è proprio in carcere che scrive. I suoi libri sono ambientati in quel mondo e la sua narrazione è davvero superba! Tanto che molte sue opere sono diventate dei film e lui stesso ogni tanto appare in numerose pellicole (ricordiamo uno su tutti: Le iene di Tarantino).

Va letto perchè è scritto benissimo, perchè è violento ma spiega anche le sue motivazioni, certamente non condivisibili ma a volte comprensibili se si fa lo sforzo di entrare nella sua mente. Va letto perchè Bunker, nel suo genere, è senza dubbio un classico!



Little boy blue
E. Bunker
ediz. Einaudi - Stile libero big
pag. 460
euro 18,00

lunedì 24 giugno 2013

Fenice, la migliore!

Lo so, è un blog di libri e di questo dovrebbe parlare ma oggi voglio scrivere un ringraziamento per un'amica!
Ieri in un afoso pomeriggio padovano, ho chiesto a Fenice se aveva voglia di creare un disegno per la mia libreria. Premetto che adoro i suoi disegni da tempo! da quando diversi anni fa, ridevo come una pazza coi suoi Kill Kitty! fa delle vignette spettacolari! il disegnino semplice che le avevo chiesto si è trasformato in quello spettacolo che potete vedere in alto, come titolo! Solo una ragazza con la sensibilità di Fenice poteva ricreare in modo così perfetto la mia mente di lettrice! Tutte le mie contraddizioni: It e Piccole donne che venero in egual misura! il fantasy e i romanzi storici! Dracula e D'Artagnan! Più guardo il disegno e più scopro ulteriori dettagli che me lo fanno letteralmente adorare! Come ho già detto anche a lei, Pennywise che sbuca è forse la cosa che mi ha letteralmente fatto saltar su dal divano in un grido di giubilo entusiasta!
Sono una lettrice disordinata, amo diversi generi, detesto chi distingue tra libri di serie A e di serie B. Credo fermamente che si possa leggere di tutto, da Anna Karenina a Bridget Jones senza dover essere additati come snob o stupidi! La lettura è un piacere, è un ingresso in un mondo diverso di cui abbiamo bisogno in un determinato momento e posso aver voglia di viaggiare nella freddissima Russia con Zivago e Lara ma anche di fare shopping compulsivo con Becky Bloomwood!
Quindi GRAZIE FENICE! per aver interpretato così bene il mio mondo di lettrice compulsiva, le mie passioni.
Per chi avesse voglia di vedere disegni deliziosi, foto bizzarre e leggere delle pagine originali, irriverenti ed estremamente ironiche andate a trovarla sul suo velenosoblog !

domenica 23 giugno 2013

Scandalo al sole


Scandalo al sole, ma gli scandali sono tanti. Lo scandalo di essere poveri in un paese che adora il dio-denaro, lo scandalo di amare, lo scandalo di non amare, lo scandalo di essere degli arricchiti ma anche quello di essere diventati poveri. Lo scandalo della libertà all'eccesso data ai ricchi ma all'estremo opposto lo scandalo di parlare di sesso o di amore e di agire alla luce del sole.
L'isola di Pine che forse tutti ricordiamo più per il film che non per questo libro è solo un luogo, un paradiso apparente che evidenzia le contraddizioni e le ipocrisie di un epoca. Gli anni 50 scritti negli anni 50.
Il finale dovrebbe essere positivo ma allora perchè questo amaro in bocca alla chiusura del libro?
Bello, anche se forse a volte un pò lento ma del resto parliamo di un libro scritto nel 1958.

In libreria spesso non si trova, nonostante l'edizione Einaudi sia relativamente non vecchissima ma se vi capita, anche per mercatini di trovarlo, merita sicuramente una letta se si ama l'america un po' nostalgica!

Scandalo al sole
S. Wilson
ediz. Einaudi
pag. 358

Per i nostalgici del film (meraviglioso peraltro!!) ecco qua...

venerdì 21 giugno 2013

santo e-reader!

Stamattina dopo che sono uscita di casa mi sono resa conto (con orrore!!) di aver dimenticato di mettere in borsa il reader! Sarà che da quando l'ho preso mi accompagna fedele ovunque, mi sembra mi manchi un pezzetto di me.
Non so a quanti sia capitato questo! Io sono sempre stata un'appassionata del cartaceo, ma da malattia proprio, col classico annusare il libro, sfogliarlo per sentire il rumore delle pagine, tastarne la pesantezza. La mia dolce metà ha iniziato anni or sono a volermi regalare un reader, praticamente alla loro prima timida comparsa! ma io, testarda come al solito, mi sono sempre rifiutata. A dicembre scorso, complice il fatto che stiamo cercando di ristrutturare il nostro appartamento e ci sono davvero libri ovunque! mi sono lanciata, sono entrata in libreria e me lo sono comprata, scettica! beh.... mi si è aperto un mondo!!!! Le letture sono aumentate a dismisura e si sono pure modificate, non occupando spazio fisico mi lancio in libri che non avrei mai comprato visto lo spazio relativamente esiguo ormai rimastomi a casa!!
La sera a letto non rischio più dolori a braccia, collo eccetera, dovute alle posizioni assurde per tenere un libro (che se ha lo spessore de Il signore degli anelli, beh son c***i tenerlo eh!!), in viaggio non ho più un borsone di millemila kg, ma il mio carinissimo reader con cover rosa confetto che pesa poco e contine centinaia di volumi!
Insomma, il cartaceo resta il mio primo amore, continuo a comprare ovviamente, ma posso permettermi una selezione maggiore e il resto reader! che per questo propongo per la santità! ^__^

Ora apro l'ufficio e penso al prossimo libro da leggere! qualcosa di leggero magari che questo caldo africano mi uccide!

^____^

giovedì 20 giugno 2013

Le belve

Winslow, mio adorato, sempre un gran libro ma niente a che vedere con le vette raggiunte da Il potere del cane.
Ben produce l'erba migliore che sia mai stata messa in commercio; Chon è il suo migliore amico, socio nonchè una sorta di braccio armato; O la loro amica del cuore e amata/amante.
Bellissimi tutti e tre, ricchissimi, tutto va a gonfie vele fino a che non vengono contattati dal cartello della Baja capeggiato da Elena, attratto dai profitti di questi due ragazzi.
C'è sesso, c'è molta violenza come spessissimo accade nei libri di Winslow ma la lettura seppur coinvolgente non è stata veloce come con gli altri suoi romanzi. I capitoli sono cortissimi, sembra più una sceneggiatura che un racconto. Winslow però descrive in maniera magistrale il mondo del narcotraffico e tutto sommato anche con poche parole riesce a far capire perfettamente il legame di questi 3 ragazzi.
Poteva approfondire molto di più Elena, personaggio che dava modo di creare senza dubbio cose sublimi, ma non l'ha fatto, pazienza!
Per gli amanti del genere il libro è decisamente godibile, su anobii 4 stelle gliele ho date tutte senza pensarci, ma è mancato quel qualcosa che ha reso Il potere del cane quel capolavoro di genere che è!

Oliver Stone ne ha tratto un film, pareri contrastanti, chi lo elogia e chi lo stronca senza pietà. Non l'ho visto, rimedierò!




Le belve
D. Winslow
Einaudi Stile Libero
2011 pag. 453
Euro 19,50

martedì 18 giugno 2013

Agatha Raisin

Nel 1992 M.C. Beaton da alla luce un nuovo personaggio che va ad aggiungersi al filone dei gialli con detective improbabili.
Agatha Raisin è una signora di mezza età che decide di lasciare il suo lavoro di PR nella city per trasferirsi in un bucolico paesino delle Midlands. Ciò che la nostra Agatha, notoriamente perfida, burbera, terribile quanto bravissima nel suo lavoro di pubbliche relazioni, non aveva considerato era la noia imminente e soprattutto lo stile di vita totalmente opposto a quello cui era abituata a Londra. Qui c'è la Società delle Dame di Carsely, ci sono le gare di torta, le esposizioni di giardinaggio e tutti si conoscono. Agatha resterà spiazzata e l'esordio nella sua nuova cittadina per farsi ben volere è barare spudoratamente a un concorso per la quiche migliore.
Qui prende avvio la saga, con Agatha Raisin e la quiche letale, pubblicata da edizioni Asoria in una veste grafica deliziosa!
In Italia fino ad ora Astoria ha pubblicato i primi 7 romanzi, l'ultimo è uscito proprio in questi giorni.

Perchè adoro questa serie? perchè Agatha è adorabilmente odiosa! è acida, cattiva, tendenzialmente bugiarda, ma è anche simpatica, buona nel profondo del suo cuore e riesce a ficcarsi in situazioni impossibili ed esilaranti visto che indagando riesce praticamente sempre a complicarsi la vita. Ha poi un amore pressocchè impossibile cui stare dietro e anche con lui riesce sempre a far disastri!
I personaggi ricorrenti li adoro perchè ci si affeziona e bello è che evolvono con ogni libro, invecchiano, si modificano un po' e adattano.
Non si può non adorarla!!!

Non vedo l'ora di leggere la prossima avventura, intanto chi non la conosce potrebbe farsi un'idea leggendo il suo primo libro!


Agatha Raisin e la quiche letale
M. C. Beaton
edizioni Astoria
2011
pag 257
16,00 euro

lunedì 17 giugno 2013

I libri in tv!

Venerdì scorso tra una cosa e l'altra mi sono trovata a casa da sola e mi sono stranamente messa a guardare la tv e con mia somma sorpresa ho trovato un programma bellissimo!! Su RAI5 alle 22.10 va in onda AMERICA TRA LE RIGHE.
Per chi come me ama gli Stati Uniti e divora libri di autori americani, la scoperta di questa trasmissione è stato un regalo inaspettato!

In sintesi questo è ciò che accadrà: il giornalista francese François Busnel percorrerà l'america e descriverà i luoghi con titoli e pagine di libri ma soprattutto intervistando grandi scrittori! Settimana scorsa si è partiti con New York e con interviste a Franzen, Auster, alla premio Nobel Morrison.
Ogni settimana si viaggerà e tra i vari autori intervistati ci saranno: Philip Roth, Pat Conroy, Joyce Carol Oates, Elmore Leonard, Anne Rice. E questi sono solo alcuni degli autori!
Si andrà nel New England di Fitzgerald, nel profondo sud del Ku Klux Klan, nella California della beat generation, nel selvaggio west e negli spazi degli Indiani d'America.

Non vedo l'ora di scoprire tutto questo e finirà di certo con un allungamento a dismisura della mia wish list anobiiana!!

Buon lunedì!

martedì 11 giugno 2013

Joyland


Il Re è tornato e io da Fedelissima Lettrice non mi sono certo persa l'appuntamento in libreria con lui.
Quasi seguendo un po' il filone di 22/11/63, anche in questo romanzo King ci porta indietro nel tempo, a quando i luna park erano "old style" e non dei giganteschi parchi a tema tutti uguali tra loro.
Siamo nell'estate 1973 e Devin Jones, studente universitario, decide di trovarsi un lavoretto estivo per necessità ma anche per tentare di dimenticare la delusione del Primo Amore, quello che ti devasta, quello per il quale credi di morire e starai malissimo! Si ritrova così a Joyland a fare l'Allegro Aiutante, a impersonare il cane mascotte e a "vendere divertimento" come dicono gli addetti ai lavori del parco.
Siccome si tratta pur sempre di King un mistero è presente: il fantasma di una ragazza uccisa presumibilmente dal suo accompagnatore all'interno di una attrazione horror. In tanti l'hanno vista e la leggenda inquietante viene sussurrata.
Tra una veggente che prevede il futuro a Dev, i balletti, il gergo dei giostrai ovvero la Parlata, il nostro protagonista troverà il tempo di creare amicizie che dureranno per tutta la vita, di scoprire cose di se' che non credeva possibili, di soffrire per la malattia e la morte in un romanzo che è una bella storia della fine dell'adolescenza.
Stephen King resta un maestro delle descrizioni che con pochi tocchi (perché sì, il libro è relativamente corto!) ti si insinua dentro, ti fa provare esattamente le emozioni che si era prefisso di trasmetterti e ti tiene attaccato alle pagine che ti ritrovi a sfogliare una dopo l'altra quasi senza accorgertene.
Non ai livelli di It o di 22/11/63, tanto per citare due dei suoi capolavori, ma in una scala da 1 a 10 si merita assolutamente un 8!

Joyland
Stephen King
ediz. Sperling & Kupfer
2013, pag. 351

lunedì 10 giugno 2013

Eccomi sbarcata nel mondo dei blog, arrivo in ritardo, come sempre quando si tratta di tecnologia ma alla fine arrivo! Il mio ultimo post nel web risale ai tempi del live space msn... antichità pura!

Che dire, andrò ad unirmi alle innumerevoli schiere di lettori e lettrici compulsivi e il nome deriva proprio dal problema che assilla molti di noi... le librerie stracariche che sembrano restar su quasi per miracolo! e dato che pochi sono i fortunati che possono disporre di spazi enormi e hanno quindi la possibilità di avere la classica stanza biblioteca, mio sogno proibito, ecco qui che si crea il problema sovraccarico!

Il tempo che avrò da dedicare al blog non sarà tantissimo dovendo destreggiarmi tra bebé di 8 mesi, rientro al lavoro, casa, cane, gatto e dovendo ovviamente leggere per non entrare in crisi di astinenza, ma vedremo che salterà fuori!

Ho già tutto un elenco di commenti e recensioni da aggiungere! sull'ultimo King ad esempio, Joyland! o sulla mia nuova serie preferita, quella con Agatha Raisin come protagonista, ediz. Astoria (che graficamente sono poi meravigliose secondo me!!!), su qualche libro vecchio magari recuperato a mercatini o su serie gialle americane e mai tradotte in italiano!
Non vedo l'ora di iniziare!