domenica 29 dicembre 2013

Il gioco di Ripper, I. Allende

Mi trovo piuttosto in difficoltà a scrivere un commento su questo libro perchè una tra le mie scrittrici preferite in assoluto si è cimentata in uno tra i miei generi preferiti per cui, d'istinto e di passione, vorrei dare mille stelline al romanzo ma purtroppo non sarà così se questo vuole tentare di essere un blog con giudizi oggettivi e non solo d'amore!
Il libro mi è piaciuto perchè la narrazione, la scrittura della mia Allende è fluida, accattivante, vivace e sempre estremamente piacevole a leggersi, sia che racconti di case degli spiriti, che di ricette afrodisiache, che di fantasy per ragazzini e quindi anche in un giallo. E' proprio il giallo che non è il massimo. Chi ha letto un po' di questo genere intuirà il probabile assassino fin dall'inizio (anche se c'è forse un leggero colpo di scena alla fine) ma comunque l'ingranaggio gira e tu giri volentieri le pagine. La forzatura più grande è poi data dal fatto che la ragazzina protagonista e il nonno siano messi scandalosamente a conoscenza dal padre di lei, dell'intera indagine, incluse autopsie, interrogatori, indizi... non s'è davvero mai sentito che un ispettore capo di polizia si comporti così, dai, non a questi livelli. Nel libro lo facciamo passare perchè i personaggi sono, come nel più tipico stile Allende, ben strani e ce n'è per tutti i gusti.
Veniamo alla trama: Amanda è una diciassettenne molto introversa, con una spiccata intelligenza che ha una passione per i misteri, i gialli, i serial killer. Vive in un collegio ma nel week end torna a casa che è dove abita il nonno materno, ovvero colui che l'ha cresciuta visto che mamma quindicenne e papà di poco più grande, non ne erano granché in grado. La ragazzina ha creato un gioco di ruolo in cui lei e altri ragazzini (più suo nonno) risolvono misteri ispirati a Jack lo Squartatore. Quando la sua madrina, una famosa astrologa, prevede un bagno di sangue a San Francisco, gli intelligentissimi ragazzi si mettono a modificare il gioco di ruolo e ad indagare sugli omicidi che effettivamente accadranno e che coinvolgeranno fin troppo da vicino Amanda e la sua famiglia.
Accanto alla ragazza, c'è il suo meraviglioso nonno, farmacista, vedovo e innamoratissimo della nipote. Sua mamma Indiana, una splendida trentatreenne, che si guadagna (poco nulla) da vivere facendo la guaritrice in una clinica olistica. Il padre Bob Martin, l'ispettore capo già citato. E accanto a loro una serie di bellissimi personaggi secondari: Alan Keller il ricco amante di Indiana, Ryan Miller e il suo cane mostruoso entrambi ex navy seals (ovvero il corpo scelto specialissimo degli stati uniti, i militari che hanno scovato e ucciso Bin Laden, con una preparazione fisica e psicologica che rasenta l'incredibile), gli altri guaritori della clinica olistica, l'esperto di Intelligenza Artificiale, migliore amico di Ryan, l'assistente dell'ispettore capo, il gattino Salvate-il-tonno che viene regalato ad Amanda da una paziente di Indiana e i meravigliosi ragazzini di Ripper tra i quali un ragazzino in una sedia a rotelle, una ragazza anoressica che spesso si connette dalle cliniche in cui è ricoverata. Tutti questi personaggi agiscono in una meravigliosa San Francisco, città dalle mille sfumature, dove chiunque può sentirsi libero di essere se stesso perché notoriamente una città libera e libertina.
Abbiamo una serie di omicidi ben descritti, che hanno un filo logico, con la giusta dose di efferatezza e di fantasia, non manca la suspance di voler andare avanti per vedere cosa capita però io ero più curiosa di assistere alle vicende sentimentali di Indiana che non agli omicidi quasi e questo proprio perché, secondo me ovviamente, la Allende è bravissima a parlare di persone, di rapporti, a inserirli nei giusti contesti e a renderti di conseguenza questi personaggi degli amici (o conoscenti) di cui vuoi seguire le vite, ti fa entrare in empatia con loro, te li fa odiare, amare, compatire e questo prende molto di più che non il mistero da risolvere visto che chi è abituato a questa letteratura di genere non troverà una grossa sorpresa nel racconto.
In ogni caso 4 stelle (anobiiane) se le becca tutte per tutto l'insieme di motivi che ho tentato di elencare (ma forse sarebbe più oggettivo dargliene 3!)!!

Il gioco di Ripper
Isabel Allende
Feltrinelli, I Narratori
2013
pag 462
euro 19,00